mercoledì 20 ottobre 2010

"MI STO FORMANDO"


Circa sette anni fa, mi trovavo in palestra, stava per iniziare l’allenamento di pallavolo, lo sport che più amo sia a livello di energia, sia di gioco di squadra.
 Il giovedì si allenavano prima di noi,i ragazzi più grandi ,ed io come al solito ero lì, a bordo campo,ad aspettare di iniziare e a fare due chiacchiere con i miei compagni di squadra . Oltre a noi, da diversi di giorni,c’era sempre un ragazzo che non si allenava, ma era lì a guardare e prendere continui appunti. Quel giorno incuriosito, gli chiesi cosa facesse e lui mi rispose dicendomi:”Mi sto formando”. Tra me e me pensai:”ok, ti stai formando.. ma cosa significa?” E tanta era la curiosità che glielo chiesi. Lui mi rispose che voleva diventare un ottimo allenatore e per diventarlo, spinto dalla sua grande motivazione doveva: imparare scrupolosamente le basi del gioco,capire come diventare leader di un gruppo, imparare a comunicare con i giocatori, riuscire a gestire le diverse situazioni di pressione durante i campionati e molto altro… “in poche parole” concluse:”mi sto formando”. 


Ormai catturato dalla conversazione continuai quella bizzarra “intervista” e gli chiesi cosa intendeva fare per acquisire tutte quelle competenze, come avrebbe fatto quindi, “ a formarsi”. E anche a questa domanda rispose: e mi disse che intendeva studiare e osservare cosa e come facevano i migliori allenatori, riuscire a “scovare” le caratteristiche comuni a tutti coloro i quali erano riusciti a portare la squadra a numerose vittorie continuative, studiare sui libri argomenti come leadership e team building, mettere in pratica da subito tutto ciò che avrebbe appreso aiutando altri allenatori come se la squadra fosse la sua, imparare a fare ed essere l’allenatore di successo che voleva diventare. Era sicuro che se fosse riuscito a portare al successo una squadra non sua, allora, nel momento in cui ne avesse avuta una il suo lavoro sarebbe stato in discesa perché avrebbe saputo già cosa fare. A quelle parole rimasi basito, ma lo ringraziai, perché mi fece capire che potevo non solo allenarmi per diventare un giocatore migliore ma che gli strumenti e le occasioni per farlo erano a portata di mano da sempre, solo che non avevo avuto modo di rendermene conto.

E questo semplice episodio mi ha portato a riflettere a quante volte nella vita di tutti i giorni (e qui non sto parlando solo di sport) ci aspettiamo di migliorare facendo il minimo indispensabile, ci aspettiamo di diventare i migliori senza chiederci niente in più degli altri, e magari ci risentiamo se qualcuno sopra di noi non ci “apprezza come dovrebbe” o non si complimenta con noi per il lavoro svolto quando abbiamo dato il 50% perché tanto anche gli altri nostri coetanei hanno fatto così..

Basta guardarsi intorno per capire che se vogliamo di più innanzitutto dobbiamo DARE di più, perché è evidente che se ancora non abbiamo ottenuto il risultato ambito allora ci sono due cose da fare : o dare il massimo, oppure imparare qualcosa di nuovo, imparare a fare ciò che facciamo ancora meglio.

E proprio come quel ragazzo, a bordo campo, metterci tutto il nostro ingegno e la nostra forza di volontà e proseguire con umiltà e impegno verso la meta. E sapete una cosa? Quel giorno, in quel momento pensai: “un giorno sentirò parlare di questo ragazzo…”.Non solo ne sentii parlare, ma nel giro di un anno quella stessa persona che quel giorno a bordo campo mi disse che si stava formando mi venne presentato come il nuovo allenatore della mia squadra!


Da lì in poi la sua carriera come allenatore e come uomo proseguì ricca di soddisfazioni e traguardi. Ricordo ancora con affetto i preziosi insegnamenti di quel grande uomo. OBIETTIVO CENTRATO!

14 commenti:

  1. Bisogna sempre avere l'umiltà di imparare da ogni persona che ci sta accanto, non si finisce mai di migliorare e crescere...è veramente vecchio solo chi crede di non aver più nulla da imparare!

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  2. Mi hai motivato a guardarmi intorno con una nuova consapevolezza, e cioè che se già mi sto impegnando molto per raggiungere il mio obiettivo, devo mantenere l'attenzione anche su chi mi sta intorno, su quelle persone che a volte sembrano solo delle comparse nella tua vita, fino a quando ti dai l'opportunità di conoscerle meglio. E solo in quel momento ti rendi conto del perchè ti trovavi lì in quel preciso momento. Un appuntamento col destino c'è ogni volta che non viviamo scioccamente, distratti, ma rimaniamo focalizzati sulla meraviglia della vita.
    Grazie! Questa è crescita personale.

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  3. E' proprio vero !!! Condivido appieno ! Più ci si forma più è facile raggiungere gli obiettivi !

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  4. Che grande quel ragazzo!! Con un atteggiamento del genere è facile che lo troveremo tra qualche anno ad allenare la nazionale! XD

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  5. Le persone di successo sono ovunque intorno a noi basta tenere gli occhi aperti e aver voglia di imparare!!

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  6. Se dovessi prendere una sola parola chiave di tutto questo testo sceglierei UMILTA'... e ne aggiungo una: modeling! Non basta guardare e imparare,bisogna poi metterlo in pratica!!

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  7. Mi piace pensare che il mondo sia pieno di persone così! Spesso si sente dire che i giovani d'oggi non hanno futuro, che sono deboli, senza spina dorsale...Se i giovani non hanno futuro è solo perchè possono sceglierselo e non l'hanno ancora fatto!

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  8. Ho letto su un libro di Harv Eker :"I segreti di una mente milionaria" che ci sono 3 paroline che hanno una capacità distruttiva sulla crescita umana incredibile. Sono "lo", "so", e "già", ovviamente una di fila all'altra sono un grande pericolo per chi ha l'ambizione di morire poco prima di essere seppellito..

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  9. dov'è il pulsante "MI PIACE!" ;-)

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  10. sono daccordo con tataroby, l'umiltà è una virtù meravigliosa ed è fondamentale per poter crescere!

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  11. Sapete dirmi se a Genova viene qualche formatore importate?? c'è qualche pagina internet dove posso tenermi aggiornato?? grazie

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  12. Penso che essere al mondo possa imparare qualcosa dalle altre persone che gli stanno accanto, dal più giovane al più vecchio..con occhi del genere la vita è bellissimo!! C'è sempre da imparare!!

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  13. Hai ragione M, a volte siamo proprio tanto orientati a dirci che sappiamo, sappiamo e sappiamo, così da non mettere nemmeno lontanamente in discussione la nostra opinione..se anche solo ci fermassimo a pensare a migliorare i nostri pensieri ascolteremmo di più e faremmo meno i saccenti!!

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  14. leggere questo articolo mi ha fatta soffermare a riflettere parecchio... E' proprio vero che spesso si è più portati a lamentarsi del fatto che i propri sforzi non siano abbastanza riconosciuti, piuttosto che guardare se stessi e rendersi conto che la chiave sta nell'imparare qualcosa in più e dare il massimo. Su un libro di Robbins ho letto: impara a DARE, e solo allora potrai RICEVERE... Spesso ce lo dimentichiamo, ma è proprio così!

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